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Il nuovo sistema di governance economica dell'UE si è delineato attraverso la combinazione di iniziative assunte dalle Istituzioni dell'UE e dagli Stati membri, in relazione all'esigenza di fornire una risposta alla crisi economica e finanziaria e di assicurare l'attuazione della nuova strategia dell'Unione per la crescita e l'occupazione (Europa 2020). Le connesse proposte legislative, già approvate dal Parlamento europeo il 28 settembre 2011, vengono adottate in via definitiva dal Consiglio ECOFIN il 4 ottobre 2011.

informazioni aggiornate a giovedì, 29 settembre 2011

 

A questo scopo sono stati adottati o sono in corso di adozione interventi - legislativi e non legislativi – intesi sia a rafforzare i meccanismi a garanzia della sostenibilità delle finanze pubbliche sia ad introdurre nuove e più articolate procedure per il coordinamento delle politiche per la crescita, la competitività e l’occupazione.

 

Il nuovo sistema di governance si articola in sei assi principali, riconducibili in buona parte ad un disegno organico fissato dal Consiglio europeo sulla base di proposte della Commissione:

 

1) un meccanismo per il coordinamento ex ante delle politiche economiche nazionali, mediante un ciclo di procedure e strumenti europei e nazionali concentrato nel primo semestre di ogni anno (c.d. “semestre europeo”). Il ciclo è già stato  avviato, per la prima volta, nel 2011;

 

2) una più rigorosa applicazione del Patto di stabilità e crescita, attraverso sia il suo braccio preventivo sia quello correttivo, con particolare riferimento al rispetto dei parametri relativi al rapporto debito/PIL.A questo riguardo la Commissione europea ha presentato il 29 settembre 2010 tre proposte di regolamento, volte a modificare ed integrare la disciplina vigente del Patto;

 

3) l’introduzione, mediante due proposte di regolamento presentate il 29 settembre 2009, di una sorveglianza sugli squilibri macroeconomici degli Stati membri che include meccanismi di monitoraggio, allerta, correzione e sanzione;

 

4) l’introduzione di requisiti comuni per i quadri nazionali di bilancio, prospettati da una apposita proposta di direttiva, anch’essa presentata il 29 settembre 2009;

 

5) l’istituzione di un meccanismo permanente per la stabilità finanziaria della zona euro, previsto da una modifica dell’articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell’UE, adottata dal Consiglio europeo del 24-25 maro 2011 e in via di approvazione da parte di ciascuno Stato membro secondo le rispettive norme costituzionali;

 

6)  il Patto “europlus”, adottato con una dichiarazione dei Capi di Stato e di Governo dell’eurozona l'11 marzo 2011, che impegna gli Stati dell’area euro e alcuni altri Stati aderenti a porre in essere ulteriori interventi in materia di crescita, occupazione, sostenibilità delle finanze pubbliche, competitività e coordinamento delle politiche fiscale.

 

Le richiamate proposte legislative sono state approvate dal Parlamento europeo nella seduta del 28 settembre 2011, e verranno adottate in via definitiva dal Consiglio ECOFIN il 4 ottobre.

 

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