Le reazioni
Alessandra Mussolini, presidente della Commissione
parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, esprime "la
più viva soddisfazione per l'approvazione all'unanimità
della legge in materia di riconoscimento dei figli
naturali. Con il testo approvato, la legge riconosce
finalmente a tutti i figli, anche quelli naturali, un
solo status giuridico e i bambini nati fuori dal
matrimonio potranno avere nonni, zii, fratelli, e più in
generale vincoli parentali che prima gli venivano negati
in assenza di legittimazione". Per Rosy Bindi,
vicepresidente della Camera, si tratta di «un atto di
civiltà giuridica che abbiamo a lungo perseguito. E che
supera l'arcaica e ipocrita distinzione, affermando una
cosa semplice e giusta: i figli hanno tutti gli stessi
diritti, le stesse tutele e le stesse opportunità». E
per il deputato dell'Unione di Centro Lorenzo Ria,
cofirmatario della proposta di legge Binetti. "La
condizione di figlio naturale meritava una sostanziale
equiparazione a quella di figlio legittimo e oggi il
Parlamento ha preso atto della necessità sociale, prima
che politica, di rivedere l`attuale disciplina del
riconoscimento”.
Le novità
Ecco nel dettaglio i contenuti della proposta di legge,
approvata in prima lettura alla Camera, che elimina la
distinzione tra figli legittimi e figli naturali,
riconoscendo un uguale grado di parentela con tutti i
familiari indipendentemente dall'essere nati dentro o
fuori il matrimonio.
Il vincolo di parentala
All'articolo uno si stabilisce che "la parentela è il
vincolo tra le persone che discendono da uno stesso
stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta
all'interno del matrimonio, sia nel caso in cui é
avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il
figlio è adottivo". Il vincolo di parentela "non sorge
nei casi di adozione di persone maggiori di età". Il
figlio "nato fuori del matrimonio può essere
riconosciuto" dalla madre e dal padre "anche se già
uniti in matrimonio con altra persona all'epoca del
concepimento" e il riconoscimento "può avvenire tanto
congiuntamente quanto separatamente". Questa modifica,
in sostanza, riconosce anche ai figli naturali un
vincolo di parentela con tutti i parenti (nonni, zii,
cugini) e non solo con i genitori. Questo avrà
conseguenze anche ai fini dei meccanismi di
ereditarietà.
Inoltre, con l'uniformazione del vincolo di parentela,
si stabilisce quindi che tutti i figli "hanno lo stesso
stato giuridico" e che, in caso di riconoscimento
postumo, da parte del padre, il cognome della madre non
sarà mai cancellato, ma il figlio potrà affiancargli
quello paterno".
Diritti e doveri dei figli
L'articolo 1 introduce i "diritti e i doveri del
figlio", modificando l'articolo 315 del codice civile.
Il figlio "ha diritto di essere mantenuto, educato,
istruito e assistito moralmente dai genitori, nel
rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni
naturali e delle sue aspirazioni". Il figlio "ha diritto
di crescere in famiglia e di mantenere rapporti
significativi con i parenti". Il figlio minore (che ha
compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore ove
capace di discernimento) "ha diritto di essere ascoltato
in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano".
Il figlio "deve rispettare i genitori e deve
contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle
proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento
della famiglia finché convive con essa". Nel caso però
in cui sia stata pronunciata la decadenza della potestà
genitoriale, il figlio può sottrarsi all'obbligo di
prestare gli alimenti a quel genitore.
Sempre all'articolo 1 si specifica, all'ultimo comma,
che "è abrogata la sezione II del capo II del titolo VII
del libro primo del codice civile" quella sulle "prove
della filiazione legittima". Si prevede poi
esplicitamente che in tutti gli articoli del codice le
parole “figli legittimi” e “figli naturali” sono
sostituite "ovunque ricorrano" semplicemente da “figli”.
Le deleghe al Governo
L'articolo 2 dà la delega al Governo "per la revisione
delle disposizioni vigenti in materia di filiazione" in
base al nuovo principio di un unico status giuridico per
i figli. Uno dei decreti attuativi riguarderà la
disciplina delle successioni e delle donazioni, ai fini
dell'eredità. I decreti di delega si occuperanno anche
di prova della filiazione, presunzione di paternità del
marito, azioni di riconoscimento e disconoscimento dei
figli, dichiarazione dello stato di adottabilità.
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