Mediazione e Agenzia
Quali sono le principali obbligazioni e
le responsabilità previste per il mediatore?
L'art.
1754 c.c definisce mediatore colui che mette in
relazione due o più parti per la conclusione di un
affare, senza essere legato ad alcuna di essere legato
ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di
dipendenza o di rappresentanza. L'obbligo principale che
deve osservare il mediatore è l' imparzialità e
l'indipendenza nei confronti delle parti che deve
mettere in relazione, intesa come assenza di ogni
vincolo di mandato, di prestazione d'opera o di
qualsiasi altro rapporto che in qualche modo possa
legarlo e farlo dipendere giuridicamente ad una delle
parti.
Il
mediatore per poter esercitare l'attività professionale
deve essere iscritto al ruolo dei mediatori istituito
presso le C.C.I.AA, inoltre deve osservare il cosiddetto
obbligo di informazione, cioè deve comunicare alle parte
le circostanze a lui note, relative alla valutazione e
alla sicurezza dell'affare che possano influire sulla
conclusione di esso. L'ampia responsabilità del dovere
di informazione comprende sia l'omessa comunicazione di
circostanze che avrebbero indotto la parte a non
concludere l'affare che l'omissione di circostanze che
avrebbero indotto la parte a concludere il contratto a
condizioni differenti. Il mediatone risponde
dell'autenticità della sottoscrizione delle scritture e
dell'ultima girata dei titoli trasmessi per il suo
tramite (art. 1759 2° comma c.c.).
Quando spetta la provvigione al
mediatore?
Presupposto fondamentale per poter ottenere la
provvigione sulla mediazione effettuata è essere
regolarmente iscritto al ruolo dei mediatori istituito
presso le C.C.I.AA previsto dalla Legge 3 febbraio 1989
n.39, infatti in caso di mancata iscrizione il mediatore
perde il diritto alla provvigione e nel caso l'avesse
ricevuta è tenuto a restituirla.
La
provvigione sulla mediazione è dovuta al mediatore tutte
le volte in cui la conclusione dell'affare sia causa
dell'attività di intermediazione posta in essere, è
sufficiente a titolo esemplificativo che il mediatore
abbia messo in relazione tra loro compratore e
venditore. Anche la semplice attività di reperimento o
indicazione dell'altro contraente, come l'indicazione
specifica dell'affare, seguita dall'effettiva
conclusione dell'affare determina il diritto alla
provvigione.
La misura
della provvigione e la proporzione in cui deve gravare
su ciascuna delle parti è determinata dalle tariffe
professionali o dagli usi, e in mancanza dal giudice
secondo equità.
Il mediatore ha diritto al rimborso delle
spese sostenute?
Si, l'art.
1756 cc attribuisce al mediatore il diritto al rimborso
delle spese sostenute, salvo patti o usi contrari, anche
se l'affare non è stato concluso.
Il
rimborso dovrà essere effettuato a cura della persona
per incarico della quale le spese sono state eseguite.
Quali sono le principali obbligazioni per
l'agente nel contratto di agenzia?
Secondo
quanto disposto dall'art. 1742 c.c. con il contratto di
agenzia l'agente assume stabilmente l'incarico di
promuovere, per conto di un determinato preponente la
conclusione di contratti in una determinata zona.
L'obbligazione principale dell'agente è quella di
promuovere nella zona assegnata la conclusione di
contratti (molto spesso promuove la vendita di prodotti)
in favore del soggetto che lo ha incaricato. L'agente
quando riesce ad ottenere "ordinazioni" dai clienti,
deve provvedere ad inviarle al preponente, in modo che
quest'ultimo possa redigere il contratto definitivo per
la vendita. L'art. 1752 c.c., prevede espressamente che
il preponente possa conferire all'agente per mezzo di
procura, il potere di rappresentanza, in questo caso
potrà provvedere autonomamente alla conclusione dei
contratti.
Il
rapporto che si instaura tra l'imprenditore preponente è
generalmente fondato su un contratto di durata a tempo
indeterminato con diritto di recesso per ciascuna delle
parti (art.1750 2 comma c.c).
Nell'ipotesi invece di contratto a tempo determinato
dovrà essere indicata la data di scadenza del contratto.
Quando spetta la provvigione all'agente?
Presupposto fondamentale per poter ottenere la
provvigione è essere regolarmente iscritto al ruolo
pubblico agenti e rappresentanti del commercio istituito
presso le C.C.I.A.A, previsto dalla Legge 3 MAGGIO 1985,
N. 204, infatti la mancata iscrizione comporta la
nullità del contratto di agenzia e la conseguente
impossibilità di agire giudizialmente per ottenere la
provvigione.
La
provvigione spetta all'agente per gli affari che hanno
avuto regolare esecuzione (art. 1748 c.c.), la
provvigione è dovuta anche per gli affari conclusi
direttamente dal preponente con clienti acquisiti in
precedenza dall'agente, appartenente alla zona o
categoria assegnata all'agente, salvo patto contrario
(art.1748 c.2 c.c.). L'agente ha diritto alla
provvigione sugli affari conclusi dopo lo scioglimento
del contratto, se la proposta è pervenuta al proponente
in data antecedente ovvero in un termine ragionevole
dalla data dello scioglimento.
L'agente
assume per intero il rischio della attività di agenzia e
pertanto non ha diritto al rimborso delle spese
sostenute (art.1748 c.c.).
Cosa si intende per patto di non
concorrenza nel contratto di agenzia?
Nel contratto di agenzia, le parti ai sensi dell'art.
1751 bis c.c , possono stabilire un patto di non
concorrenza per la durata di 2 anni successivi alla
cessazione del rapporto di agenzia, con il quale
l'agente si obbliga a non stipulare un contratto di
agenzia con un imprenditore preponente che abbia ad
oggetto lo stesso settore, la stessa zona e la medesima
clientela. In difetto di questo patto, una volta cessato
il rapporto, l'agente riacquista la piena libertà di
azione e può immediatamente riutilizzare il proprio
portafoglio clienti acquisito in precedenza, per
l'attività di promozione convenuta nel nuovo contratto
di agenzia.
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