Si riportano le seguenti decisioni
della Corte di Casazioni inmateria di lavoro e
legislazione sociale.
Sentenza del 01 febbraio 2012,
n.4290
Integra il delitto di estorsione la
condotta del datore di lavoro che, con la minaccia di
licenziamento, costringe i lavoratori ad accettare
salari non adeguati alle prestazioni svolte, nonché
condizioni lavorative contrarie alla legge,
approfittando della prevalenza dell’offerta sulla
domanda di lavoro
Sentenza n. 1855 del 18 gennaio
2012
Il datore non può essere
condannato per l’omissione contributiva se non ha avuto
la concreta possibilità di usufruire del termine di tre
mesi per effettuare il versamento delle ritenute non
pagate e far così scattare la causa di non punibilità.
Sentenza n. 1462/2012.
A conferma dell’orientamento già
espresso con la sentenza n. 13871/2007,in caso di
licenziamento ingiustificato per licenziamento
riconosciuto come illegittimo dal giudice del lavoro, il
risarcimento del danno in favore del prestatore non
riguarda soltanto il periodo intercorrente tra la data
del licenziamento e quella del pensionamento. Infatti,
gli importi debbono necessariamente “coprire” anche i
periodi successivi al pensionamento, poiché il
trattamento pensionistico non ha natura retributiva e
non può essere sottratto dal risarcimento spettante
Sentenza n. 161 dell’11 gennaio
2012
In caso di licenziamento
illegittimo spetta al datore di lavoro il pagamento
delle retribuzioni e dei relativi contributi dal periodo
compreso tra la espulsione del lavoratore e la sua
reintegra. Detti pagamenti (retribuzione e contributi)
non devono essere corrisposti nel caso di transazione
con la quale il lavoratore rinuncia alla reintegra.
Sentenza del 31 gennaio 2012, n.
1401.
È illegittimo il licenziamento del
lavoratore che si rifiuta di cambiare postazione di
lavoro, laddove sia giustificato dal mancato adempimento
del datore di lavoro alla sua richiesta di specifica
formazione e informazione circa i rischi connessi alla
nuova attività.
Sentenza del 31 gennaio 2012, n.
3983
Il datore di lavoro è
responsabile dell’infortunio del lavoratore anche quando
quest’ultimo viola il piano di sicurezza. Lo stesso
datore di lavoro ha, infatti, l’obbligo di tutelare il
dipendente anche in relazione ai suoi eventuali
comportamenti “imprudenti”
Sentenza n. 4244 del 1° febbraio
2012
Risponde di infedeltà
patrimoniale e non del minore reato di appropriazione
indebita il socio che, per un conflitto di interessi con
gli altri manager, porta via beni aziendali
Sentenza n. 1418 del 1° febbraio
2012
Ogni volta in cui il dies ad
quem cade di sabato, in materia di notificazione a mezzo
posta di atti e comunicazioni connesse con la
notificazione di atti giudiziari, il pre-festivo è
prorogato di diritto “al primo giorno seguente non
festivo”.
Sentenza n. 4290 del 1° febbraio
2012
Nel caso in cui il datore di
lavoro sottopaghi il lavoratore, tutelandosi da
eventuali azioni da parte di quest’ultimo, commette
reato di estorsione ,sottolineando che risulta
penalmente perseguibile a titolo di estorsione il
comportamento dell’imprenditore che versi ai dipendenti
l’intera retribuzione e se ne faccia firmare quietanza,
salvo contestualmente richiedere la restituzione di una
parte della somma corrisposta. |