Persona e danno.it
In seguito ad una trasfusione una
donna riportava una patologia epatica. Con la sentenza
qui di seguito riportata, il Tribunale di Roma ha
accertato la colpa del Ministero della Salute e lo ha
condannato al risarcimento del danno (anche di tipo
esistenziale) subito dalla donna.
La particolarità di questa
sentenza, tuttavia, è da ricercarsi nel criterio del
calcolo del danno non patrimoniale adottato dal
Tribunale di Roma: il giudice, infatti, ha precisato
che, in seguito ad una riunione svolta presso il
medesimo Tribunale, si è deciso di continuare a dare
applicazione alle tabelle in uso (ovvero quelle romane
del 2011).
In una sentenza per molti versi
condivisibile, ben scritta e ben motivata, la scelta di
continuare ad applicare le tabelle locali - scelta che
si pone in netta contrapposizione con la sentenza di
Cassazione n. 12408/2011 - non convince.
L'uniformità di trattamento su
tutto il territorio nazionale è, infatti, un valore
fondamentale, un'esigenza oggi divenuta imprescindibile
e le tabelle romane - per quanto eque ed ottimamente
realizzate - non sono le più diffuse.
Sarà interessante, a questo punto,
verificare l'orientamento, sul tema, della Corte di
Appello di Roma. |