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Nei concorsi pubblici l’esclusione
a causa della presenza di segni di riconoscimento
necessita, per la sua legittimità, della prova della
volontà del candidato di farsi riconoscere. È questo il
principio con cui il Tar Campania, con la sentenza in
commento, ha accolto il ricorso proposto da un candidato
escluso a causa della presenza di presunti segni di
riconoscimento sul proprio elaborato.
In particolare, per il Tar campano,
in tema di prove d’esame o di concorso, costituiscono
indebiti segni di riconoscimento delle prove scritte non
soltanto quelli che rivestono oggettivamente tale
funzione, ma anche quelli che presentano carattere di
anomalia rispetto alle ordinarie modalità di redazione
dell'elaborato e non sono altrimenti spiegabili se non
con riferimento all'intendimento di rendere quest'ultimo
riconoscibile.
Pertanto, la legittimità
dell’esclusione a causa della presenza di segni di
riconoscimento implica che sia adeguatamente provata la
volontà del candidato di farsi riconoscere, attraverso
la presenza di elementi atti in modo inequivoco a
lasciar emergere l’intenzionalità dell’azione.
(Tribunale Amministrativo Regionale
della Campania - Sezione Terza, Sentenza 9 gennaio 2012
n. 12)
[Avv. Alfredo Matranga] |