Persona e danno.it
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Una madre, dopo aver concesso in
comodato d'uso al figlio un proprio appartamento, ne
richiedeva anticipata restituzione. A fondamento di tale
richiesta non vi sono egoistiche motivazioni, piuttosto
un conflitto insorto tra le famiglie dei suoi due figli,
conviventi nello stesso complesso immobiliare, ciò che
aveva aggravato il suo stato di depressione. Successivo
sarà l'intervento della ex coniuge affidataria del
figlio minore, la quale bloccava tutto.
La vicenda viene posta
all'attenzione del Tribunale e dopo essere diventata una
vera querelle arriva fino in Cassazione.
La madre del ragazzo decide di
presentare ricorso in Cassazione, criticando la
pronuncia in Appello, in quanto non era stata effettuata
alcuna verifica, circa l'evidente stato di bisogno della
locatrice di riavere il proprio immobile. Si tralascia
che, in caso di comodato con scadenza, l’urgente bisogno
del comodante è fondamentale affinchè possa essere
effettuata la domanda di restituzione.
Di fronte a tale quadro, i giudici
della Cassazione - con sentenza n.20612/11 - optano per
l’accoglimento del ricorso, rimettendo la questione alla
Corte d’Appello, con il compito di approfondire la
sussistenza o meno dell'urgente bisogno posto a
fondamento della richiesta di restituzione. |