Avv. Paolo Nesta


Palazzo Giustizia  Roma


Palazzo Giustizia Milano

Sede di Roma: C.so Vittorio Emanuele II,  252   00186 – Roma
Tel. (+39) 06.6864694 – 06.6833101 Fax (+39) 06.6838993
Sede di Milano:  Via Pattari,  6   20122 - Milano 
Tel. (+39) 02.36556452 – 02.36556453  Fax (+ 39) 02.36556454 

 

Cassazione Civile: fatti ostativi alla concessione del beneficio di esdebitazione- Corte di Cassazione - Prima Sezione Civile, Sentenza 23 maggio 2011, n. 11279)-Filodiritto.it

 

Home page

Note legali e privacy

Dove siamo

Profilo e attività

Avvocati dello Studio

Contatti

Cassa di Previdenza e deontologia forense

Notizie di cultura e di utilità varie

 

 

 

 

La Corte di Cassazione ha ritenuto che "essendo consapevoli dello stato di crisi irreversibile in cui versava l’impresa, i soci avrebbero dovuto chiederne il fallimento e non disporre dei beni aziendali (ad esempio, affittando l’azienda al figlio), avendo il dovere di astenersi dal compiere tutti quegli atti che possono in qualche modo pregiudicare o ritardare la liquidazione dei beni dell’impresa, destinati ormai a soddisfare i creditori".

 

Ad avviso della Cassazione Civile, che ha confermato quanto deciso dai dal Tribunale di Rimini e dalla Corte d’Appello di Bologna:

 

“1) l’aver concesso in affitto al figlio per canoni inadeguati, prima del fallimento e quando era già sussistente la crisi dell’impresa, l’azienda e gli immobili di proprietà, che, intervenuto il fallimento … l’affittuario non aveva provveduto a riconsegnare immediatamente al fallimento, costringendo il curatore ad iniziare una procedura esecutiva per il recupero … ritardando in tal modo la vendita;

2) l’aver proposto reclamo ex art. 26 avverso il decreto di trasferimento degli immobili, determinando l’instaurazione di un procedimento;

3) l’aver … contestato il rendiconto finale depositato dal curatore, determinando così l’insorgere di un ulteriore procedimento contenzioso conclusosi con l’abbandono della causa da parte dei ricorrenti;

4) l’essere stati … gravati da sentenza ex art. 444 c.p.p. … con la quale era stata ... applicata una pena detentiva da anni 1 e mesi 10 per il reato di bancarotta fraudolenta”

sono comportamenti che escludono l’ammissione del fallito persona fisica (nel caso di specie, due falliti quali soci di una società) al beneficio di esdebitazione di cui all’articolo 143 L.F. (Regio Decreto 267/1942), in quanto non conformi alle condizioni previste dall’articolo 142, comma 1, n. 1) e n. 2), della L.F..

 

La Corte ha precisato inoltre che il termine “ritardare” (richiamato dall’articolo 142, comma 1, punto n. 2), della L.F.) è sinonimo di “ostacolare” e che la generica espressione “in alcun modo” implica che “qualsiasi azione o comportamento, che abbia ritardato o contribuito a ritardare lo svolgimento della procedura … rientri nell’ambito dell’applicazione di detta norma e che, pertanto, debbano esservi incluse anche eventuali azioni giudiziali, introdotte dal debitore del fallito, che si siano rilevate destituite o pretestuose e che possano, quindi, ritenersi proposte all’unico scopo di ritardare o, comunque, contribuire a ritardare lo svolgimento della procedura fallimentare”.

 

Nel caso di specie, i ricorrenti, realizzando le condotte di cui sopra (affitto di azienda, reclami e contestazioni), hanno ritardato la definizione della procedura concorsuale (non imputabile a terzi) e, pertanto, non sono stati ammessi alla concessione del beneficio della liberazione dei debiti residui nei confronti dei debitori concorsuali non soddisfatti.

 

(

 

 

Legislazione e normativa nazionale

Dottrina e sentenze

Consiglio Ordine Roma: informazioni

Rassegna stampa del giorno

Articoli, comunicati e notizie

Interventi, pareri e commenti degli Avvocati

Formulario di atti e modulistica

Informazioni di contenuto legale

Utilità per attività legale

Links a siti avvocatura e siti giuridici