POSSIBILITA’ PER UN
AVVOCATO ISCRITTO ALL’ALBO DI ESSERE NOMINATO COMPONENTE
ESTERNO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE INTERNO DI UN COMUNE.
INCOMPATIBILITA’
- L’Avv. ………ha
formulato richiesta di parere deontologico in merito
alla possibilità per un avvocato iscritto all’Albo di
essere nominato componente esterno del nucleo di
valutazione interno di un Comune lì dove l’incarico, di
durata annuale, verrebbe deliberato con decreto del
Sindaco e per il quale verrebbe riconosciuto un compenso
annuo.
Il Consiglio
- Udito il
Consigliere Avv. Livia Rossi, quale Coordinatore della
Commissione Deontologica
Rilevato:
- che il secondo
comma dell'articolo 3 della Legge Professionale forense
(L. 22 gennaio 1934, n. 36) prevede che l'esercizio
della professione di avvocato è incompatibile “con
qualunque impiego od ufficio retribuito con stipendio
sul bilancio dello Stato, delle Province, dei Comuni,
delle istituzioni pubbliche di beneficenza, della Banca
d'Italia, della lista civile, del gran magistero degli
ordini cavallereschi, del Senato, della Camera dei
deputati ed in generale di qualsiasi altra
Amministrazione o istituzione pubblica soggetta a tutela
vigilanza dello Stato, delle Province e dei Comuni,
- che il terzo comma
dello stesso articolo prevede l'incompatibilità della
professione di avvocato “con ogni altro impiego
retribuito, anche se consistente nella prestazione di
opera di assistenza o consulenza legale, che non abbia
carattere scientifico o letterario”,
- che l'articolo 16
del Codice Deontologico Forense (dovere di evitare
incompatibilità) prevede che
è
dovere dell'avvocato evitare situazioni di
incompatibilità ostative alla permanenza nell'Albo,
ritiene
che il tipo di
incarico descritto dall'Avv. …… nella sua richiesta di
parere sia incompatibile con l'esercizio della
professione di avvocato e, quindi, in contrasto con il
richiamato articolo 16 del Codice Deontologico Forense.
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