Corte di Cassazione, Sezione 1
penale - Sentenza 10 ottobre 2011, n. 36446
Sicurezza pubblica - Stranieri -
Extracomunitari - Reati in genere
La nuova previsione di
ingiustificata inosservanza dell'ordine di
allontanamento del questore di cui all'art. 14, comma 5
ter, d.lg. n. 286 del 1998, come introdotta dall'art. 3
d.l. 23 giugno 2011 n. 89, conv. con modificazioni nella
l. 2 agosto 2011 n. 129 non si pone in continuità
normativa con la precedente disposizione, dando luogo
invece ad una nuova incriminazione, applicabile in
quanto tale solo ai fatti verificatisi dopo l'entrata in
vigore della normativa sopra citata.
Corte di Cassazione, Sezioni Unite
penale - Sentenza 27 aprile 2011, n. 16453
SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI -
Reato previsto dall'art. 6, comma terzo, D.Lgs. n. 286
del 1998 - Modifiche introdotte dalla L. 15 luglio 2009,
n. 94 - Ambito di applicazione dell'obbligo di
esibizione - Applicabilità limitata agli stranieri
legittimamente soggiornanti nel territorio dello Stato -
Conseguenze - "Abolitio criminis" per gli stranieri in
posizione irregolare.
Il reato di inottemperanza
all'ordine di esibizione del passaporto o di altro
documento di identificazione e del permesso di soggiorno
o dell'attestazione della regolare presenza nel
territorio dello Stato è configurabile soltanto nei
confronti degli stranieri regolarmente soggiornanti nel
territorio dello Stato, e non anche degli stranieri in
posizione irregolare, a seguito della modifica dell'art.
6, comma terzo, D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, recata
dall'art. 1, comma ventiduesimo, lett. h), L. 15 luglio
2009, n. 94, che ha comportato una "abolitio criminis",
ai sensi dell'art. 2, comma secondo, cod. pen., della
preesistente fattispecie per la parte relativa agli
stranieri in posizione irregolare.
Corte di Cassazione, Sezione 1
penale - Sentenza 11 maggio 2011, n. 18586
Immigrazione - Immigrazione
clandestina - Espulsione - Decreto di allontanamento -
Mancata ottemperanza - Pena detentiva - Contrasto con la
disciplina comunitaria - Disapplicazione della norma
incriminatrice
L'art. 14, comma 5° ter, del D.L.vo
25 luglio 1998 n. 286, che prevede la pena della
reclusione nei confronti dello straniero che si sia reso
inottemperante all'ordine di allontanamento dal
territorio dello Stato impartito dal questore ai sensi
del precedente comma 5° bis del medesimo articolo, non
può più trovare applicazione a seguito della sentenza
della Corte di giustizia dell'Unione europea del 28
aprile 2011, in procedimento C-61/11 PPU, la quale ha
stabilito l'incompatibilità di detta sanzione penale con
gli artt. 15 e 16 della Direttiva europea 2008/115/CE.
Corte di Cassazione, Sezione 1
penale - Sentenza 15 giugno 2011, n. 24009
Sicurezza pubblica - Stranieri -
Reato ex art. 14, comma quinto ter, D.Lgs. n. 286 del
1998 - Incompatibilità con la normativa comunitaria -
Conseguenze - Fattispecie.
L'effetto di "abolitio criminis",
discendente dalla pronuncia della Corte di Giustizia 28
aprile 2011, El Didri, che ha affermato
l'incompatibilità della norma incriminatrice di cui
all'art. 14, comma quinto ter, D.Lgs. n. 286 del 1998
con la direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio del 16 dicembre 2008, si estende anche
all'illecito di cui all'art.14, comma quinto quater, d.
lgs. cit., da ritenere conseguentemente fatto non più
previsto dalla legge come reato. (Fattispecie
antecedente alle modifiche dell'art. 14, comma quinto
quater, cit. ad opera del D.L. n.89 del 2011, convertito
in legge n. 129 del 2011).
Corte di Cassazione, Sezione 1
penale - Sentenza 1 giugno 2011, n. 22105
Sicurezza pubblica - Stranieri -
Ingiustificata inosservanza dell'ordine di
allontanamento - Incompatibilità con la direttiva
rimpatri dell'art. 14 comma quinto quater D.Lgs. n. 286
del 1998 - Sussistenza - Conseguenze - Fattispecie.
L'efficacia diretta
nell'ordinamento interno della direttiva comunitaria
2008/115 (cosiddetta direttiva rimpatri) impone la
disapplicazione dell'art. 14, comma quinto quater,
D.Lgs. n. 286 del 1998 con la stessa incompatibile, il
che determina la sostanziale "abolitio" del delitto di
violazione dell'ordine di allontanamento volontario dal
territorio dello Stato, rilevabile dal giudice di
legittimità, ai fini dell'annullamento senza rinvio
della sentenza di condanna per non essere il fatto più
previsto come reato, pur se sia intervenuta "medio
tempore" rinuncia al ricorso da parte dell'imputato. (V.
Corte di Giustizia UE 28 aprile 2011, El Didri). |