Disponibile sul sito dell’Agenzia
il software per analizzare casi concreti con il supporto
di associazioni di categoria, ordini professionali e
organizzazioni sindacali
dialogo
Collaudo al via per il nuovo
redditometro. “ReddiTest”, il software pubblicato oggi
dall’Agenzia delle Entrate per testare sul campo
l’attendibilità del nuovo redditometro, chiama
all’appello associazioni di categoria, ordini
professionali e organizzazioni sindacali.
Grazie al programma, che sarà
online fino alla fine di febbraio, i soggetti che
partecipano alla sperimentazione, su scala nazionale,
potranno sottoporre i loro casi concreti e contribuire
così a rendere ancora più nitida la foto di famiglia che
sarà scattata, a regime, dal nuovo redditometro.
Famiglie in posa prima del debutto
Composizione del nucleo, area
geografica e più di 100 voci rappresentative di tutti
gli aspetti della vita quotidiana, indicative di
capacità di spesa (riconducibili a 7 categorie:
abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e
contributi, istruzione, attività sportive, ricreative e
cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari
netti, altre spese significative).
Il nuovo redditometro si prepara al
debutto in maniera dialogata, grazie all’apporto di
categorie, professionisti e sindacati che, da oggi,
possono scaricare il software “ReddiTest” e utilizzarlo
per sottoporre all’Amministrazione finanziaria i casi
concreti raccolti sul territorio. Il tutto “off the
record”, ovvero in forma rigorosamente anonima: i dati
inseriti, infatti, servono esclusivamente a testare la
capacità dello strumento, e del software che lo
accompagnerà, di cogliere eventuali incoerenze tra spese
sostenute e reddito dichiarato. Inoltre, l’applicativo
non effettua calcoli, né stime.
Messa a punto in collaborazione con
Sose
Mentre l’acquisizione dei dati
avviene tramite il software disponibile sul sito
www.agenziaentrate.gov.it, per l’invio dei casi bisogna
collegarsi al portale della Sose, la Società per gli
studi di settore, partner dell’Agenzia per le operazioni
di test sul nuovo redditometro.
In particolare, una volta inserite
le informazioni su “ReddiTest”, l’applicativo
restituisce un file che dovrà essere inviato tramite il
sito www.sose.it, previa registrazione (è, infatti,
necessario disporre di nome utente e password), per le
successive elaborazioni.
I risultati saranno poi restituiti
all’associazione di categoria, ordine od organizzazione
sindacale che ha fatto l’invio.
Dopo la fase di sperimentazione
Superati i test e una volta
divenuto pienamente operativo, il nuovo redditometro
funzionerà da supporto per l’accertamento, aiutando
l’Agenzia delle Entrate a potenziare l’analisi del
rischio di evasione, ma rappresenterà soprattutto uno
strumento per orientare il contribuente verso la
compliance, consentendo agli Italiani (la platea
potenziale è composta da 22 milioni di famiglie per
complessivi 50 milioni di soggetti) di valutare
autonomamente il grado di coerenza tra il reddito
familiare “consumato” e quello dichiarato.
Chiara Ciranda |