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Obbligo anche per chi guida ciclomotori e microcar. Ecco come cambiano le regole sulla patente europea-Diritto.it

 

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di Maurizio

 

L'allarme del medico fa scattare la revisione (Fotogramma)L'allarme del medico fa scattare la revisione (Fotogramma)

 

In teoria, potrà anche avere un microchip. In pratica, si dovrà attendere un'ulteriore decisione della Commissione europea. Di certo c'è che le nuove regole sulla patente – contenute nel decreto legislativo 59/11 pubblicato in Gazzetta sabato – contengono tante novità, tra cui una messa a punto del regime sanzionatorio e delle cautele sull'idoneità fisica.

Il decreto legislativo recepisce le ultime due direttive europee in materia di patente, la 2006/126 e la 2009/113.

 

Ciò ha comportato principalmente una lunga serie di modifiche al Codice della strada. Anche in parti diverse da quelle che riguardano la licenza di guida (per esempio, la classificazione dei veicoli), perché precedenti modifiche decise dalla Ue erano state recepite con decreti ministeriali che avevano lasciato formalmente invariato (e quindi non aggiornato) il Codice. Quasi tutte le nuove disposizioni entreranno in vigore il 19 gennaio 2013, come stabilito appunto in sede europea.

 

Tra i punti più qualificanti, l'obbligo di conseguire una patente (la nuova AM) vera e propria (e non l'attuale patentino) anche per ciclomotori e microcar, la revisione delle categorie di licenza di guida (soprattutto per moto e mezzi pesanti), la revisione del documento per i minorenni che commettono infrazioni da sospensione della patente (inapplicabile sotto i 18 anni per principio generale italiano) e l'armonizzazione delle regole sulla formazione degli autisti professionali. Tutto questo è stato illustrato più in dettaglio da «Il Sole 24 Ore» l'8 aprile.

 

Quanto al regime sanzionatorio, è stata inasprita a 400 euro (dagli attuali 159) la multa per chi ha la patente ma non la carta di qualificazione professionale (obbligatoria per gli autisti professionisti); una modifica resa necessaria dal fatto che la multa di 159 euro è la stessa prevista per un'infrazione meno grave come la guida con certificato scaduto.

 

Trattamento più favorevole agli stranieri che commettono un'infrazione da sospensione della patente: in linea con le norme europee, verrà in realtà sospeso il solo diritto a guidare, per cui lo straniero che dichiarerà di lasciare l'Italia potrà riavere il documento (la cui sospensione dovrà però essere comunicata all'autorità che ha rilasciato quella licenza). Quando invece la violazione comporta la revoca, il prefetto dispone l'inibizione alla guida in Italia per due anni (tre per fatti legati ad alcol o droga).

 

Sul fronte delle cautele per l'idoneità fisica, scatterà più di frequente la visita di revisione per i soggetti a rischio: i medici abilitati a emettere i certificati per conseguire o rinnovare la patente dovranno comunicare alla Motorizzazione eventuali patologie che compromettono la capacità di guidare anche quando le riscontrano in visite effettuate fuori dall'attività di emissione di tali certificati. In pratica, devono ricordarsi di "fare le spie" anche in occasioni diverse dall'accertamento dell'idoneità a guidare e la loro segnalazione farà scattare la revisione. Che andrà fatta non dal singolo sanitario abilitato, ma dalla Commissione medica locale.

 

Cambiano le licenze per due e quattro ruote

 

01 | CICLOMOTORI

Obbligo di conseguire una patente anche per guidare ciclomotori e microcar (che ufficialmente si chiamano quadricicli leggeri) e per direttiva europea sono equiparate ai motorini. In particolare, la patente di guida per questi veicoli sarà di una nuova categoria (AM) e varrà per condurre ciclomotori a due ruote con velocità massima di costruzione non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm cubi a combustione interna o elettrici con potenza nominale continua massima inferiore o uguale a 4 kW. Per i quadricicli leggeri (categoria L6e) il peso a vuoto non può superare i 350 kg (batterie e motore escluse per gli elettrici); cilindrata, potenza e velocità uguali ai ciclomotori

 

02 | MOTO

Nasce la patente A1, che dà diritto a guidare: moto con motore con al massimo 125 cm cubi di cilindrata, 11 kW di potenza e 0,1 kW/kg di rapporto potenza/peso; tricicli di potenza non inferiore a 15 kW. Poi la A2 è per: moto di potenza non superiore a 35 kW con rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg e che non siano derivate da una versione che sviluppa oltre il doppio della loro potenza massima. La patente A vale poi anche per tutte le altre moto e tricicli

 

03 | QUADRICICLI

I quadricicli più pesanti, potenti e veloci delle microcar si diffonderanno con l'avvento dell'auto elettrica. Si potranno guidare con la nuova B1

 

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