Prosegue il braccio
di ferro tra OUA e Governo-LeggiOggi.it
Altre novità nella vicenda giudiziaria che vede
contrapposti l’Organismo Unitario dell’Avvocatura
Italiana e il Ministero della Giustizia.
Mentre si diffondono innanzi ai Tribunali le richieste
di disapplicazione della normativa italiana, per
contrasto con la normativa comunitaria, è notizia di
ieri l’impugnazione della circolare del Ministero della
Giustizia (“Regolamento di procedura e requisiti dei
mediatori”) del 4 aprile scorso.
Si tratta di motivi aggiunti presentati nel giudizio già
pendente innanzi al Tar Lazio, al numero 10937/2010, in
atto sospeso in attesa della pronunzia della Corte
Costituzionale.
La nuova impugnazione è giustificata, in quanto “tali
previsioni, pur contenute formalmente in una circolare,
atto non avente di per sè natura provvedimentale, hanno
valore precettivo e sono volte a incidere sulla
disciplina della procedura di mediazione e dei requisiti
degli stessi mediatori. E‘ per questo che la circolare
di chiarimenti del 4 aprile 2011, partecipando dei
medesimi vizi del DM 18 ottobre 2010 n. 180, è
assolutamente illegittima e non può esimersi dalla sua
impugnazione”.
Inoltre, “anche tale previsione, al pari di quelle
contenute nel Regolamento, non consente di individuare
una specifica competenza dei mediatori in ordine alla
funzione che il legislatore ha agli stessi demandato”.
“In definitiva -si legge- proprio nell’ottica
dell’alternatività dei sistemi di tutela delle posizioni
giuridiche dei singoli – che è sottesa all’intento
deflattivo dei sistemi risoluzione giudiziale delle
controversie – la gestione del procedimento di
mediazione, sia essa una fase esaustiva nella soluzione
dell’insorgenda controversia, sia essa una fase
propedeutica al successivo esperimento dell’azione
giudiziale, presuppone la competenza e perizia
dell’avvocato”. |