di Claudio Bovino
Diametralmente contrastanti i giudizi
sul Click Day SISTRI dell'11 maggio 2011, la giornata in
cui gli operatori erano stati invitati da Confindustria
e Rete Imprese Italia ad accedere e a provare il nuovo
Sistema: secondo il Ministero dell'Ambiente il test
sarebbe stato un successo, secondo gli organizzatori (a
cui si uniscono numerosissimi gli operatori dal web) un
totale fallimento.
Ne avevamo data notizia
anche noi dell’iniziativa del “Click day” a cui il MATTM
aveva voluto dare il suo solo “patrocinio morale”.
L’idea era quella di simulare una giornata di normale
operatività del SISTRI, tenuto conto pure che non
essendo già tutti gli operatori pronti, non tutti
avrebbero effettuato l’accesso al portale del Sistema, e
non ci sarebbe stato l’effetto simile, quindi, a quello
di una sorta di attacco informatico del tipo dei
Distributed Denial of Services attacks (DDoS), come
qualcuno pure ha detto (si tratta di quel genere di
attacco in cui i c.d. “crackers” inviano da più PC allo
stesso server un numero altissimo di false richieste
“affogandolo” e rendendolo incapace di erogare i suoi
servizi).
Ormai la data fatidica è
giunta ed anche archiviata, ma le analisi e i giudizi
sono differenti, come in quei tormentoni da barzelletta
in cui ai dati diffusi dagli organizzatori della tale
manifestazione, che proclamano una partecipazione di
migliaia di persone, si oppongono i numeri “ufficiali”
della questura che minimizza e parla invece di centinaia
di unità. Solo che questa non è una barzelletta ma una
vicenda seria che coinvolge migliaia di imprese che
stanno sopportando costi non indifferenti – al di là dei
condivisibili intenti di efficienza e lotta alle
ecomafie - su cui non c’è assolutamente da scherzare.
Comunicato del MATTM:
click-day Sistri, un pieno successo
Secondo una nota del
Ministero dell’Ambiente, rilanciata dall’ANSA, a partire
dalla mezzanotte sino alle 17 dell’11 maggio, sono stati
registrati 121.991 accessi al SISTRI da parte di 65.985
utenti con 21.762 operazioni di movimentazioni rifiuti.
Secondo il MATTM, “'il Sistri ha superato la prova
nonostante un picco di oltre 20 mila accessi
contemporanei a metà mattinata.
Tali accessi peraltro
nella stragrande maggioranza non erano destinati a
testare la funzionalità del sistema ma riguardavano
procedure di attivazione da parte di imprese che non si
erano mai connesse al Sistri.
Da ciò alcuni ritardi
registrati nella connessione al sistema. Oltre ai 121
mila accessi effettuati sono stati registrati 37 mila
accessi non riusciti. I mancati accessi hanno riguardato
18 mila imprese.
Per 11 mila si è
trattato di un rinvio in automatico per aggiornare il
software, per 4367 di inserimento errato della password
da parte degli utenti, per 2314 il mancato accesso è
stato causato dal disallineamento dei dati delle
chiavette USB agli aggiornamenti dei dati amministrativi
delle imprese, problema già noto per il quale la
direzione del Sistri sta già intervenendo''.
Sulla base di tali dati
il Ministero ha tratto le sue conclusioni entusiastiche:
“Complessivamente quindi su 83 mila aziende coinvolte i
problemi hanno riguardato meno del 3% dell'utenza che ha
partecipato al click day, il che può definirsi un pieno
successo”.
Comunicato delle
imprese: click-day Sistri, esito totalmente negativo
Ma come dicevamo
all’inizio non tutti sono d’accordo ed è subito
cominciata la contestazione dei dati: nel fronte dei
critici, dunque, si va da chi fa notare che il numero
65.985 utenti (quelli che avrebbero effettuato l’accesso
nella giornata di test) non corrisponde nemmeno ad un
quinto delle imprese iscritte al SISTRI, a chi lamenta
ore passate davanti ai pc per compiere una sola
operazione, a chi segnala di che il sistema è
inaccessibile e il Call center sempre occupato (ma non
solo oggi).
Ma il giudizio più duro
e netto arriva proprio dagli “organizzatori” del click
day. In un comunicato stampa congiunto dell’11 maggio di
Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle
Cooperative Italiane (disponibile sul sito:
http://www.confartigianato.it/), dal titolo
inequivocabile “Rifiuti: sospendere l’applicazione del
SISTRI” si legge che “Le associazioni imprenditoriali e
cooperative esprimono forte preoccupazione per l’esito
totalmente negativo del click day sul Sistri, il sistema
informatico per la tracciabilità dei rifiuti.
Alla luce dei dati
pervenuti a metà pomeriggio risulta con evidenza che la
grande maggioranza degli operatori ha registrato
rilevanti malfunzionamenti e che il sistema informatico
predisposto per il servizio ha mostrato gravi carenze.
Per questo le
organizzazioni firmatarie del comunicato chiedono con
urgenza la sospensione dell’entrata in vigore del
Sistri, prevista per il prossimo 1 giugno, e un
ripensamento dell’intero sistema”. Vediamo allora cosa è
successo per far pervenire alla decisione di diramare un
comunicato così deciso. Se andiamo alla pagina web della
CNA di Firenze leggiamo un comunicato che ci avverte che
“A pochi giorni dall’avvio ufficiale, previsto per il 1
giugno, il Sistri, nuovo sistema telematico per la
tracciabilità dei rifiuti, fallisce la prova generale.”
Infatti, “CNA Firenze, attraverso la sua società di
servizi, ha partecipato al test organizzato su scala
nazionale per verificare l’effettiva operatività del
Sistri che, in provincia di Firenze, interessa
potenzialmente oltre 4.000 aziende con produzione di
rifiuti speciali. Per l’intera giornata il personale
dell’associazione ha assistito numerose aziende del
territorio che hanno volontariamente scelto di
partecipare al Click Day.” Ma cosa è successo allora?
“Il responso è negativo.
A conclusione della
giornata si sono registrate infatti una serie di
criticità che dimostrano come il sistema non sia ancora
pronto a partire. Le difficoltà hanno interessato
diversi momenti della procedura ma si sono concentrate
soprattutto sulla dinamica di accesso al servizio.
Per molte imprese è
stato infatti impossibile entrare nel sistema o per
mancato riconoscimento dell’utente o per l’impossibilità
assoluta di accedere.
Su circa 100 imprese
assistite da CNA Firenze, infatti, solo una decina sono
riuscite, dopo lunghe attese, a completare l’inserimento
dati.” Da tali dichiarazioni, della cui veridicità non
sembrerebbe doversi dubitare, emergono elementi di forte
contrasto col comunicato del MATTM. Secondo la CNA
Firenze “Adesso il Ministero dell’Ambiente dovrà
riflettere su quanto emerso dal test e prendere atto che
il Sistri non è ancora pronto per l’avvio. Insistere,
allo stato attuale, per far partire il sistema dal 1
giugno significherebbe esporrebbe migliaia di aziende al
rischio di pesantissime sanzioni per inadempienze che
non dipendono in alcun modo dalla loro volontà.”
La nostra personale
impressione è che il MATTM, stavolta, non arretrerà e
non concederà ulteriori proroghe ma non è detta l’ultima
parola.
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