Con la recente circolare n.
21/D/2011, l’Agenzia delle Dogane interviene a chiarire
alcuni aspetti relativi alla procedura informatica, che
sarà attivata a decorrere dal 1° settembre 2011, per la
trasmissione telematica delle richieste agli operatori
finanziari e delle relative risposte di cui all’art. 51,
comma 2, n. 7), D.P.R. n. 633/1972, concernenti dati,
notizie e documenti relativi a qualsiasi rapporto
intrattenuto od operazione effettuata con i loro
clienti. L’adempimento è stato attuato con la
determinazione del Direttore dell’Agenzia delle Dogane
n. 63763/RU del 4 luglio scorso; ora, l’Agenzia
interviene puntualizzando alcuni importanti aspetti.
Innanzitutto, in relazione ai
presupposti per avviare le indagini, viene ricordato che
- pur non essendo soggetta a limitazioni giuridiche se
non quelle legate, in primo luogo, ai generali canoni di
legalità, efficacia, efficienza ed economicità
dell’azione amministrativa, l’innesco di un’indagine
finanziaria quale atto dotato di specifica autoritarietà
ed esecutorietà, deve, comunque, essere giustificato da
una effettiva esigenza di approfondimento della
posizione fiscale del contribuente oggetto di verifica
relativa all’IVA intracomunitaria, nonché di soggetti
terzi titolari di rapporti riconducibili a detto
contribuente.
Passando, poi, all’iter procedurale
da seguire, viene chiarito che esso consta,
essenzialmente, di due fasi:
1) la prima in ordine temporale, di
rilevanza interna, articolata nei seguenti passaggi:
- invio, da parte dei soggetti
legittimati (art. 2 della determinazione n. 63763/RU),
della richiesta di autorizzazione al Direttore
Interregionale (D.I.), al Direttore Regionale (D.R.) o
al Direttore Provinciale (D.P.);
- valutazione della richiesta da
parte del D.I., D.R. o D.P.;
- accoglimento/diniego della
richiesta di autorizzazione da parte del D.I., D.R. o
D.P.;
2) la seconda, di rilevanza
esterna, concretizzata nell’invio della richiesta ad una
o più banche ed altri intermediari finanziari
interessati, tramite la apposita procedura telematica e
nella successiva ricezione della risposta tramite il
medesimo canale telematico.
Le richieste in questione possono
essere effettuate:
- per contribuente (persona fisica
o persona giuridica);
- per operazioni/rapporti;
- per contribuente e per
operazioni.
Sono abilitate a formulare le
richieste di attivazione per l’esecuzione di un’indagine
finanziaria, nell’ambito dei controlli in materia di
scambi intracomunitari, talune strutture territoriali e,
in particolare:
- l’Ufficio delle Dogane;
- l’Area Antifrode delle Direzioni
Regionali e Interregionali;
- l’Area procedure e controlli
settore dogane e antifrode della Direzione
Interregionale per il Piemonte e la Valle d’Aosta;
- l’Area dogane, accise, antifrode
e servizi chimici delle Direzioni Provinciali.
I Direttori di tali strutture
devono, pertanto, formulare un’apposita richiesta di
autorizzazione, da inoltrare mediante l’apposita
applicazione gestita nel sistema informativo
dell’Agenzia AIDA e denominata “Indagini Finanziarie”,
che riporti i seguenti elementi:
- la specificazione dell’oggetto
dell’indagine e delle motivazioni poste a fondamento
della richiesta, ovvero le circostanze di fatto che
fanno ritenere utile l’avvio della procedura in
argomento;
- i dati che individuano
compiutamente il soggetto per il quale è richiesta
l’indagine;
- il periodo temporale di
riferimento;
- l’indicazione delle banche e
degli intermediari finanziari destinatari della
richiesta per i soli casi di richieste “per
operazione/rapporti” e “per contribuente e operazioni”.
L’autorizzazione rilasciata in
presenza dei relativi presupposti è inoltrata
all’Ufficio richiedente attraverso l’applicazione
informatica eseguendo l’upload di una apposita nota.
Viene inoltre precisato che dalla
data di notifica delle richieste decorre il termine
concesso al destinatario per adempiere, termine che non
può essere inferiore a 30 giorni.
Nella circolare, infine, viene
spiegato, nel dettaglio, il funzionamento dell’apposita
applicazione informatica di cui si è detto sopra e le
sanzioni applicabili per le violazioni in materia.
A cura della Redazione
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