La conformità? 9 euro. Contributo
unificato: pagamento telematico. Spese, riscossione
agevolata
Rincari in arrivo per i
diritti di copia delle sentenze nei tribunali. Il
formato cartaceo sarà sempre più penalizzato rispetto a
quello elettronico: deve costare almeno la metà in più
delle copie su cd e dvd. Per il rilascio di copie
«urgenti», cioè entro due giorni, il diritto è
triplicato rispetto al normale. La "conformità" della
copia costerà 9 euro per ogni documento. Ma davanti al
giudice di pace i diritti saranno dimezzati. Per il
contributo unificato, poi, arriva il pagamento
telematico: servirà tuttavia un decreto ministeriale.
Atteso il versamento elettronico anche per i diritti di
copia e di certificato e delle spese per le
notificazioni a richiesta d'ufficio nel processo civile:
risulta necessario un patto fra ministero della
Giustizia e Agenzia delle entrate. È quanto emerge dallo
schema di regolamento approvato in via preliminare dal
Governo (decreto del presidente della Repubblica
"recante disposizioni in materia di determinazioni degli
importi e delle modalità di pagamento dei diritti di
copia e di certificato, del contributo unificato e delle
spese per le notificazioni a richiesta d'ufficio nel
processo civile, nonché in materia di riscossione delle
spese di giustizia": cfr. il documento correlato
all'articolo). Il via libera al provvedimento, che ha
avuto una lunga gestazione, sarà dato in una futura
seduta del Consiglio dei ministri: «L'iter non sarà
breve», annunciano intanto dall'ufficio legislativo di
Palazzo Chigi. Ma tanto vale documentarsi subito sulla
stangata prossima ventura, che va a ritoccare il testo
unico in materia di spese di giustizia (Dpr 115/02).
Carta da stracciare
Confermata la linea inaugurata dalla disposizione di cui
all'articolo 4, comma 4 del decreto legge
29 dicembre 2009, n. 193 (convertito con modificazioni
dalla legge 22 febbraio 2010, n. 24) in base alla quale
«l'importo del diritto di copia rilasciata su supporto
cartaceo è fissato in misura superiore di almeno il
cinquanta per cento di quello previsto per il rilascio
di copia in formato elettronico» (quanto quest'ultimo,
si intendono le registrazione su cd o dvd ma anche
l'invio per posta elettronica o il prelievo da fonte
remota). La scelta dell'aggravio a carico della carta è
dettata dalla necessità di modernizzare e accelerare le
operazioni nei tribunali. Bisogna poi distinguere due
ipotesi di copie in formato elettronico: vanno
differenziate quelle di registrazioni o documenti in
originale elettronico rispetto alle copie di documenti
che nell'archivio informatico dell'ufficio giudiziario
esistono in originale cartaceo. E la spiegazione sta
nella diversa unità di misura cui è commisurato
l'importo da corrispondere: rispettivamente kilobyte e
numero di pagine.
Scaglioni e frazioni
Un esempio sarà utile a chiarire: il diritto di copia
cartacea forfettizzato, senza certificazione di
conformità né urgenza, per una sentenza fino a quattro
pagine costerà 1,50 euro (contro gli 1,32 attuali);
mentre fino a quattro pagine trasferite su cd o dvd
dall'archivio informatico dell'ufficio giudiziario il
costo è solo di 1 euro; importo, questo, pari a quello
necessario per ottenere un documento fino a 40 kilobyte
che è già in formato elettronico nell'archivio
dell'amministrazione (c'è un aggravio di 3 euro se il
supporto è fornito dall'ufficio). Tornando alla carta,
oltre le cento pagine il costo è 25 euro più altri 15
per ogni ulteriori cento o frazioni di cento pagine. Il
contributo aggiuntivo di 9 euro per il rilascio di copie
autentiche è dovuto per ogni singolo documento (cfr. le
tabelle allegate al documento correlato in cui sono
indicati gli importi per i vari scaglioni).
Nuove opportunità
Si allarga il ventaglio delle possibilità di pagamento
per il contributo unificato, finora consentito presso i
concessionari, in conto corrente postale e dai tabaccai
(modalità che resistono con la precisazione che «i
concessionari» sono stati ormai sostituiti dagli agenti
della riscossione e il versamento in Ccp può avvenire
con modalità telematiche). Il pagamento potrà avvenire
anche con bonifico bancario intestato alla tesoreria
dello Stato e con versamento tramite modello F24: per il
primo, tuttavia, servirà un decreto dirigenziale misto
(Giustizia più ministero dell'Economia), mentre per il
secondo si renderà necessaria una convenzione fra Via
Arenula e l'Agenzia delle entrate. Non finisce qui: sarà
possibile provvedere all'esborso anche mediante carte di
debito, di credito o prepagate o con altri mezzi di
pagamento con moneta elettronica disponibili nel
circuito bancario o postale. Ma prima servirà un decreto
ad hoc del Guardasigilli. Le modalità di versamento
telematico sono previste in modo del tutto analogo per
il pagamento dei diritti di copia e di certificato e
delle spese per le notificazioni a richiesta d'ufficio
nel processo civile.
Equità e giustizia
Ancora: la riscossione delle spese di giustizia si
adegua alle novità introdotte dalla riforma del processo
civile. Equitalia Giustizia, ad esempio, avrà più
margini di manovra per la notifica dell'invito al
pagamento del contributo unificato: oltre alla
possibilità di operare ai sensi degli articoli 137 e
seguenti del codice di procedura civile, potrà
utilizzare la raccomandata con ricevuta di ritorno,
ufficiali della riscossione e messi notificatori
nominati dagli agenti della riscossione). Insomma: le
modalità utilizzate dalle altre società del gruppo
Equitalia per le cartelle di pagamento e gli altri atti
della procedura di riscossione a mezzo ruolo.
Dario Ferrara
|